CAPRAIA SMART ISLAND: terzo meeting sull’isola nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per rilanciare un ambizioso progetto di economia circolare a 360 gradi

Nel maggio del 2017 si è tenuto a Capraia un evento unico nella storia dell’isola; per due giorni si sono radunati decine di esperti di primo piano per individuare tutte le possibili iniziative da intraprendere nel campo dell’economia circolare. I numerosi e interessanti spunti di riflessione emersi nel corso delle giornate di lavoro sono stati scrupolosamente raccolti in una pubblicazione ricca di dati e obiettivi.
Per consentire la massima diffusione di questi “Atti”, oltre alle copie stampate (ovviamente su carta riciclata), è stata creata una versione digitale che circola già da qualche settimana.
Il Progetto è partito da un’idea di Sofia Mannelli (Presidente dell’Associazione Chimica Verde Bionet) che ha attivato un gruppo di lavoro coinvolgendo esperti di accreditate associazioni, Enti di ricerca e società di servizi: Matteo Monni (Vice Presidente di ITABIA – Italian Biomass Association), Francesco Ferrante (Vice Presidente del Kyoto Club); Francesco Petracchini (ricercatore CNR IIA); Camillo Palermo (project manager di ASA SpA, Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato per l’Autorità Idrica Toscana).
Il prossimo evento di Capraia Smart Island  si svolgerà a maggio 2019, dal 16 al 17.

Il Progetto Capraia Smart Island, che punta molto in alto, nasce dal basso, dall’isola stessa, attraverso un meticoloso processo di partecipazione come se ne vedono pochi. Da anni, alcuni residenti stanno maturando l’idea di impegnare Capraia in un ampio processo di decarbonizzazione dell’economia isolana operando non solo sul piano energetico, ma anche per una gestione sostenibile dell’edilizia, della mobilità, dei rifiuti, dell’acqua, dell’agricoltura, della pesca e del porto. Capraia, nella ricerca di un equilibrio tra le attività antropiche e il territorio, può diventare un laboratorio di economia circolare, un modello virtuoso replicabile sia sulle isole minori del Mediterraneo, sia su scala globale.

Da anni, alcuni residenti stanno maturando l’idea di impegnare Capraia in un ampio processo di decarbonizzazione dell’economia isolana operando non solo sul piano energetico, ma anche per una gestione sostenibile dell’edilizia, della mobilità, dei rifiuti, dell’acqua, dell’agricoltura, della pesca e del porto. Capraia, nella ricerca di un equlilbrio tra le attività antropiche e il territorio, può diventare un laboratorio di economia circolare, un modello virtuoso replicabile sia sulle isole minori del Mediterraneo, sia su scala globale.

Per promuovere questa iniziativa è stato creato un apposito Gruppo di Lavoro coordinato dall’Associazione Chimica Verde Bionet (CVB), e composto anche da ITABIA Italian Biomass Association, Kyoto Club e l’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR e ASA Spa che, come sa è rappresentata dall’ing. Camillo Palermo che ci legge in copia e saluto Tale GdL sta già operando in sinergia con esperti dei diversi settori interessati inclusa la DG Energy della Commissione Europea.

Il 16 e 17 maggio 2019, come ogni anno, un Panel di tecnici appartenenti alle maggiori associazioni, enti di ricerca, Università italiane e imprenditori, trascorrerà 2 giorni a Capraia per attivare in questo luogo speciale un’officina delle idee sulla bioeconomia reale, realizzabile attraverso proposte concrete e tecnologie mature.Si allega il programma ancora in via di definizione, che prevede la trattazione di tre focus principali su Agricoltura e Territorio, Energia e Rifiuti.

Maggiori informazioni su: www.chimicaverde.it